venerdì 21 ottobre 2016

Step 06, pt.2- I colori nella scienza: Il fenomeno dell'Arcobaleno.

Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo visto manifestarsi un evento che non smette di stupirci: l'Arcobaleno!
Fenomeno dell'Arcobaleno

Tutti sappiamo, quindi, cos'è; l'esperienza ci suggerisce che tale fenomeno si manifesta in alcune situazioni particolari, soprattutto dopo una pioggia, quando riappare la luce del sole e le nuvole temporalesche si trovano dalla parte opposta.
Anche i colori dell'arcobaleno ci sono familiari, già dai primi anni di scuola, nella classica sequenza costituita dal rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto; sequenza proveniente da Newton allo scopo di suddividere lo spettro dei colori visibili in sette classi in analogia con le sette note musicali.

Un arcobaleno non è qualcosa di concreto che abbia esistenza effettiva in una particolare posizione del cielo. Si tratta solo di un fenomeno ottico la cui posizione apparente dipende dal punto in cui si trova l'osservatore e dalla posizione del sole. La posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole, e l'interno è sempre leggermente più luminoso dell'esterno. Tutte le gocce di pioggia rifrangono la luce solare nello stesso modo, ma solo la luce di alcune di esse raggiunge l'occhio dell'osservatore. Questa luce è quella che costituisce l'arcobaleno per quel determinato osservatore.
L'arco è centrato sull'ombra della testa dell'osservatore, apparendo ad un angolo di 40°–42° rispetto alla linea tra la testa dell'osservatore e la sua ombra. Come risultato, se il sole è più alto di 42°, allora l'arcobaleno si trova sotto l'orizzonte e non può essere visto siccome di solito non ci sono abbastanza goccioline di pioggia tra l'orizzonte (che è l'altezza degli occhi) e la terra per contribuirvi. 
Eccezioni avvengono quando l'osservatore si trova sopra la terra, per esempio su di un aeroplano, su di una montagna o su di una cascata.
È difficile fotografare l'arco completo di un arcobaleno, poiché questo richiede un angolo visivo di 84°. Da un aeroplano, si ha l'opportunità di vedere un cerchio intero di arcobaleno, con l'ombra dell'aereo nel suo centro. 
La forma circolare dell'arcobaleno deriva dal fatto che l'angolo che massimizza l'intensità dei raggi solari riflessi dalle gocce d'acqua risulta essere costante, di circa 42° rispetto all'osservatore.

Un arcobaleno abbraccia uno spettro continuo di colori (non ci sono bande). La discretezza apparente è un artefatto dovuto ai fotopigmenti presenti nell'occhio umano ed al trattamento neurale degli output dei fotorecettori nel cervello. Visto che la risposta di picco dei recettori di colore umani varia da persona a persona, individui diversi vedranno colori leggermente differenti, e le persone con daltonismo vedranno un insieme ridotto di colori. 
Tuttavia generalmente si pensa che i colori elencati di seguito possano essere rappresentativi di come una persona con normale visione dei colori veda l'arcobaleno.
Isaac Newton, originariamente, distinse solo cinque colori primari: rosso, giallo, verde, blu e violetto.
RossoGialloVerdeBluVioletto
 ciaoo
giaillo
verdei
bluuu
violaa
Solo più tardi introdusse l'arancione e l'indaco, dando sette colori in analogia con il numero di note in una scala musicale.
RossoArancioneGialloVerdeBluIndacoVioletto
 ciaoo
arancc
giaillo
verdei
bluuu
vuolaa
violaa


Volendoci addentrare ancora di più nell'ambito scientifico... l'Ottica geometrica ci suggerisce queste informazioni:


Consideriamo dapprima la rifrazione della luce bianca da parte di una goccia. Scegliamo l'asse x lungo la direzione da cui proviene la luce.
Riferendosi al disegno, per cui il raggio luminoso indica il cammino di un fronte d'onda nella goccia, vale la legge della rifrazione.




e l'indice di rifrazione dell'aria vale circa 1, mentre quello dell'acqua varia a seconda del colore. In media vale 1.336, variando da 1.331 per il rosso a 1.343 per il violetto.
L'angolo φ di uscita dalla goccia rispetto alla direzione di ingresso si può esprimere in termini degli angoli di incidenza α e di rifrazione β come    
Sostituendo la legge di Snell nella precedente, e tracciando il grafico di φ in termini dell'angolo di incidenza α (vedi figura) osserviamo che :
  • per α=0 la luce viene riflessa all'indietro.
  • all'aumentare di α φ inizialmente cresce. Ma per α≈60° φ raggiunge un valore massimo che dipende dal colore.
  • Per valori di α superiori l'angolo φ torna a diminuire.
Il valore di α per cui φ è massimo si trova risolvendo


Ora, per ogni colore siamo in grado di calcolare l'angolo di incidenza per cui l'angolo di uscita dalla goccia d'acqua è massimo:
Ciò significa che l'angolo maggiore si ha per il rosso, e il minore per il violetto.
La goccia ha simmetria sferica, quindi questi angoli definiscono dei coni, che delimitano la regione entro cui ogni colore può essere rifratto.
Per angoli minori di 40°65' tutti i colori vengono rifratti, e quindi la luce originale bianca resta bianca. La luce, invece, non può uscire dalla goccia per angoli maggiori di 42°37'.


Quindi:
  • l'ampiezza massima dell'arco è di circa 42°37'. Questo angolo si calcola rispetto all'elevazione del sole. Perciò all'alba o al tramonto l'arcobaleno è più grande, mentre è praticamente invisibile a mezzogiorno.
  • il rosso occupa l'arco più esterno, mentre il violetto sta all'interno ad un angolo di 40°65'.

Step 06- I colori nella scienza...

Come ho anticipato nel post precedente, voglio approfondire una questione che ha suscitato in me un particolare interesse: "Gustavo Rol e il colore verde legato alla V musicale e al calore".


Gustavo Rol, nato a Torino nel 1903 da famiglia agiata, cresce in un ambiente ricco e colto, e si laurea in legge nonostante prediliga l'arte e la musica.
Rol tocca una moltitudine di temi e porta le persone a riflettere sull’esistenza dello spirito attraverso “giochi” con le carte ed esperimenti para-psichici.
Di certo tra tutte le sue enunciazioni quella che più colpisce è questa:
Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore.
Ho perduto la gioia di vivere.
La potenza mi fa paura.
Non scriverò più nulla. Gustavo Rol
Gustavo Rol comprese che l’uomo può divenire la “porta” che mette in comunicazione il mondo della materia e dello spirito.
Attraverso i suoi studi, i suoi talenti e la pratica aveva appreso come farsi porta ed espressione dello spirito nel mondo materiale.


Il verde- il visivo.
Qualsiasi corpo ha una sua vibrazione misurabile con le onde elettromagnetiche; quando un corpo è colpito dalla luce essa riflette la sua vibrazione (onde elettromagnetiche) generando il colore del corpo stesso.
La visualizzazione nelle pratiche di meditazione è molto diffusa.
Se l’uomo in uno stato di calma, visualizza un limone tagliato a spicchi, scopre che l’acquolina in bocca cresce con molta velocità, poiché il corpo risponde agli stimoli della mente e della realtà in egual misura perché non in grado di distinguerne la differenza.
Il verde è il colore a metà dello spettro visivo percepibile dall’occhio umano.
L’essere umano percepisce i differenti tipi di colore perché il senso della vista è in grado di leggere le diverse vibrazioni emesse dai corpi che attraversano la luce.
Immaginando il colore verde Gustavo Rol “carica” la psiche della vibrazione generata dalle frequenze del colore verde che produce un collegamento tra la materia e lo spirito.
Utilizzando lo schema dei chakra, il colore verde rappresenta proprio il chakra del cuore, il quale fa da ponte tra i tre chakra inferiori legati agli istinti e alla materia, e a quelli superiori legati allo spirito e ai piani sottili.
La quinta nota musicale- l'uditivo
Per esempio, la quinta giusta del Do è il Sol. (Definizione di Wikipedia)
Anche in questo caso Rol utilizza l‘intervallo di quinta per richiamare in sé stesso quella precisa vibrazione, poiché due note suonate assieme a questa distanza nella scala musicale creano una consonanza perfetta.
Attraverso il canale uditivo e l’immaginazione riusciva ad accordare la psiche e il corpo nella stessa vibrazione emanata dall’equilibrio delle note riprodotte da uno strumento.
L’intervallo di quinta giusta è l’intervallo esistente tra due note distanti tra loro sette semitoni, ovvero tre toni e un semitono.

Il calore- cinestetico
Le vibrazioni prodotte dall’immaginazione del colore verde e dall’intervallo di quinta portano a sviluppare un calore sul corpo prodotto dalla psiche.
E’ il calore, generato dall’effetto “diapason” della psiche sul corpo, che “accordati” perfettamente a metà tra la materia e lo spirito creano una porta comunicante tra di essi.
Aumentare il calore rende malleabile la materia e quindi modificabile.
Il calore sviluppato all’interno del corpo, generato dalla concentrazione mentale di determinate frequenze come quella del colore verde e della quinta musicale, portano a Rol ad aprire le porte dei mondi sottili, ovvero di entrare nelle dimensioni invisibili che coesistono all’interno della realtà tridimensionale del mondo materiale.
Un approfondimento molto molto interessante viene proposto nella seguente pagina: http://indeterminazione.altervista.org/il-colore-verde-di-gustavo-rol-la-chiave-della-realt%C3%A0-.html

Step 05- I Colori nella Musica... "Verde è... Musica!"

Compagna di vita di tanti di noi è la Musica.
La musica è allegria, tristezza, gioia, pianti, ricordi, emozioni, poesia, cultura... "chi più ne ha più ne metta!"
...ma non dimentichiamoci! La Musica, insieme a tutto ciò, è Colore!

Infatti, tanti sono i testi che richiamano ai diversi colori a seconda delle emozioni e di ciò che la canzone vuole esprimere, perchè come abbiamo già detto, ogni colore nasconde diversi significati...
Analizziamo, quindi, il nostro Verde Primavera, o più in generale il Verde.
Tante sono le canzoni che rimandano alla Primavera e ai suoi colori per esprimere un "qualcosa".
Vediamo, per iniziare, parte di questi due testi: "Nel verde" di Max Gazzè e "Verde" di Renato Zero.

Quando mi sveglio la mattina con il cerchio alla testa
l'alito è cattivo e la faccia storta
quando mi infilo i pantaloni e la mia casa è abbandonata
non saprò mai più il perché del fatto che te ne sei andata
L'uomo nasce in natura cordiale
per cui non ha bisogno di essere governato
la cattiveria è figlia dell'istituzione
senza leggi cresce solidarietà

Ancora con te mi voglio divertire con te
ancora con te voglio passeggiare nel verde

Accendo la TV sigaretta nella gola
quando la Playstation chiede al mondo di giocare ancora
esco senza chiudere la porta di casa
piove non ho ombrello e ho la scarpa bucata

non esistono lavori noiosi
l'obbligo di farli ci rivela il contrario
dalla terra si potrebbe nutrire tutta l'umanità

Ancora con te mi voglio divertire con te
ancora con te voglio passeggiare nel verde

Fare figli è di vitale importanza
come d'altra parte non giocare ai genitori
e soprattutto non bisogna avere paura
di fare brutta figura

Ancora con te mi voglio divertire con te
ancora con te voglio passeggiare nel verde

[Max Gazzè- Nel  verde]



Non disperare, il cielo sta cambiando colore.
Non disperare. Domani il sole risplenderà.
E fra un sospiro, ed un batticuore, la vita, è qua!
Si offre più azzurra che mai.
Sta cercando l'estate anche lei.
Voli sereni e infiniti, aspettano noi!
Io sono qui, se mi vuoi.
Le nostre speranze, non sono ancora rimpianti.
Andiamo avanti. Il tempo, una spinta ci da.
Io sono pronto a riprendere il vento. A rischiare, e tu?
Non puoi finire così!
Raccontiamoci un'altra bugia.
La nostra stagione migliore, fu la fantasia!
La fantasia!
Questa paura… oggi più invadente di allora
Ma quegli ostinati ragazzi, non si arrendono mai!
Stanno cercando ancora uno spazio, la libertà.
E quegli ideali lo sai,
avranno sempre vent'anni, vedrai!
Perché questa voglia di crescere,
invecchia mai. Mai!
Mai più veleni e radioattività, uomo!
Tornerà verde, questa età.
Ci sarà ancora poesia, uomo!
Rabbia, coraggio e lealtà.
L'amore vive, si esalta e si commuove,
finché, sei con me!

Quei ragazzi, non ci crederai… siamo noi
[Renato Zero- Verde]


In questi testi, il colore Verde assume esattamente i significati del colore Verde Primavera che ho già esposto nei post precedenti. 
Esprime, cioè, un senso di Serenità, Tranquillità, Equilibrio, Sicurezza, Crescita  (nel primo testo) e di Freschezza, (Ri)Fioritura, "inizio di Splendore" e, di nuovo, Sicurezza (nel secondo testo), richiamando i Colori e Profumi della Primavera.
Tutto ciò lo vediamo in modo ancora più evidente in una canzone dei Modà: "Come un pittore", canzone che fa esplicito riferimento ai Colori e ai loro Significati, in cui il Verde emerge con i soliti significati ma con uno in più che andremo ad approfondire successivamente, ovvero quello della Speranza...
Qui il cantante usa il colore "come un pittore" per aiutarsi ad  esprimere le sue emozioni e "arrivare dritto al cuore con la forza del colore".
Vediamo il testo e ascoltiamola al link: https://www.youtube.com/watch?v=RuYbA55IWGs

Scena del video "Come un pittore"
Ciao, semplicemente ciao.
Difficile trovar parole molto serie, 
tenterò di disegnare...
come un pittore, 
farò in modo di arrivare dritto al cuore 
con la forza del colore.

Guarda... Senza parlare.

Azzurro come te, 
come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole,
Rosso come le 
cose che mi fai...
provare.

Ciao, semplicemente ciao.
Disegno l'erba verde come la speranza 
e come frutta ancora acerba.
E adesso un po' di blu
Come la notte
E bianco come le sue stelle 
con le sfumature gialle

E l'aria... Puoi solo respirarla!

Azzurro come te, 
come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole,
Rosso come le 
cose che mi fai... 
provare.

Per le tempeste non ho il colore
Con quel che resta, disegno un fiore
Ora che è estate, ora che è amore...

Azzurro come te, 
come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole,
Rosso come le 
cose che mi fai... provare.


Troviamo riferimenti al Colore Verde e alla Primavera persino nella musica classica, dove il senso di serenità e equilibrio è più evidente che mai...
Ascoltiamo "Le quattro stagioni, la primavera" di Vivaldi. 


Altro interessante riferimento al colore verde nella musica classica, lo troviamo in questa magnifica intervista a Gustavo Rol, sulla sua "tremenda legge" che egli stesso ha scoperto nel 1927 e che dice così:
"Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la V musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla."
e approfondiamo l'argomento nei prossimi step....


venerdì 14 ottobre 2016

Step 04- I Colori nel Mito...

Dopo aver visto gli aspetti prettamente cromatici e letterali del "Verde Primavera", ci occupiamo oggi dell'aspetto Semantico del colore, parlando dei suoi significati e, in particolare, del suo utilizzo partendo dal Mito.
Il Verde Primavera, e più in generale il Verde, è il colore della Natura brulicante di crescita e piena di profumi.
Sono particolarmente contenta di dovermi occupare di questo colore, perchè, oltre ad essere il mio preferito, è quello che mi appartiene e rappresenta di più.
"Chiusa questa parentesi", parliamo del colore: è generalmente considerato un colore che infonde Sicurezza e richiama immagini di prati o boschi freschi nella calda Estate e Primavera.

Immagine tratta da una scena della fiaba di "Hansel e Gretel"
Nelle Fiabe, ad esempio, dopo aver attraversato luoghi oscuri e tenebrosi, l'Eroe incontra spesso una radura verdeggiante dove trova la Soluzione dei suoi problemi, o una dimora dove riposare, o doni magici.
Esotericamente, il Verde è il colore degli spiriti dell'acqua, delle ninfe dei boschi, dei folletti, ecc... un valore simbolico accostato agli antichi culti della natura che ha portato a rappresentare la Forza capricciosa e briosa che si mette volentieri in contrasto con le autorità.
Forse il modo migliore di pensare al verde, però, è considerarlo uno dei simboli esoterici di Madre Natura, una Figura Mitica che sopravvive nel pensiero moderno come vestigia dei tempi in cui la vita era un miracolo da venerare.

Nelle diverse civilità, l'insieme dei colori ha sempre avuto un'attrazione particolare, visto come un fenomeno legato al possesso di poteri magici.
Ad esempio, l'arcobaleno rappresentava il ponte che legava la sfera spirituale del mondo e quella materiale.
Esempio lampante ne è la Genesi, dove l'arcobaleno costituisce l'emblema del patto tra Dio e gli uomini stabilito alla fine del Diluvio, e la Dea Iris, dea appunto dell'arcobaleno.
Iris, la divina messaggera, era la figlia di una divinità marina e una ninfa oceanina.
Era una giovane dai piedi veloci come il vento e suo compito era portare gli ordini celesti (in particolare di Zeus ed Era) agli altri dei o agli uomini; scendeva sulla terra per portare i suoi messaggi camminando su un arcobaleno che tracciava il suo percorso.
Iris, chiamata anche Iride, era una bella e giovane donna, vestita di abiti dai brillanti colori, con un'aureola dei colori dell'arcobaleno.
(approfondimento interessante su Iris sulla pagina http://iris-dea-dellarcobaleno-e-messaggera-degli-dei/)

Per quanto riguarda il Verde nell'antichità, possiamo dire che è il colore del mare, liquido creatore, attraverso la luce, di tutte le forme di vita vegetale. 

E' simbolo di punto di incontro, di equilibrio tra la luce (giallo) e l'oscurità (blu).

L'albero verdeggiante infatti è da sempre simbolo di vita e fertilità, posto dall'immaginario e cultura delle civiltà antiche al centro di un giardino (Eden), simbolo della conoscenza del bene e del male (albero biblico), produttore di frutti dell'immortalità (albero mesopotamico), esempio supremo della solidarietà tra l'uomo e la natura (Creta), a manifestazione del 'culto dell'albero'. 

Esso infatti rimane emblema di prosperità, continuità, promessa di risurrezione, e le divinità che incarnano queste virtù sono in parte o totalmente di color verde (Osiride per gli Egizi, Cerere per i Romani).

Il verde, inoltre, diventa simbolo di Risurrezione; la rigenerazione perpetua ed infinita della vegetazione durante tutto l'anno, attraverso il passare delle stagioni, è di per sé una promessa di risurrezione; spesso essa viene integrata e concretizzata nel mito sulla vegetazione dove le piante sempreverdi sono simbolo di vita eterna (lauro, cipresso); esempi di miti: Dumuzi (Sumeri), Tammuz (Babilonesi), Osiride (Egizi), Attis e Dionisio (Greci).

E per di più, diventa simbolo magico di Salute, come accade anche nelle fiabe.
Possiamo infatti notare che a proposito di miti riguardanti gli alberi, per ogni civiltà ce n'è uno in cui vi sono delle piante con poteri magici (guarigione, eterna giovinezza, poteri,..) che si trovano in luoghi misteriosi o irraggiungibili, lontano dalla realtà e protetti da insidie e forze malvagie; coloro che tentano di avvicinarvisi e di impossessarsi dei frutti/fiori carichi di potere vengono immancabilmente puniti con la morte o con atroci sofferenze (es. Adamo ed Eva). 

Il verde si trova anche nei talismani che cercano di portare in sé le proprietà suddette, nelle pietre, nel trucco del viso, negli abiti da festa, nell'arte orafa dei gioielli (in Egitto) come segno di sanità, portafortuna e dagli effetti magici.


Tornando al nostro colore, tanti sono i miti legati alla PRIMAVERA: uno molto conosciuto, seppur in diverse versioni, è il mito frigio di Attis e Cibele, il quale mostra bene l'idea di sacrificio e successiva rinascita.

Mito di Attis e Cibele
Attis, bellissimo giovane nato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale, ma Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò, morendo dissanguato. 
Dal suo sangue nacquero viole mammole e gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde. 
Questo mito è stato ripreso dai Romani, che il 22 marzo commemoravano i Tristia, durante i quali celebravano la passione e la morte di Attis. I sacerdoti, in quel giorno, tagliavano un pino e lo portavano al tempo di Cibele, fasciandolo con bende di lana e ornandolo di ghirlande di violette per ricordare il sangue di Attis sparso sulla terra.
Il 24 marzo, detto Sanguem, i sacerdoti si laceravano spalle e braccia con coltelli e la schiena con fruste nodose, svolgendo una danza durante la quale il primo sacerdote, poteva evirarsi ad imitazione di Attis. Il 25 marzo seguivano gli Hilaria, in cui si celebrava la resurrezione di Attis, il suo ritorno alla Grande Madre. Il sacerdote, toccando con balsamo le labbra degli adoratori piangenti, sussurrava loro la buona novella, ossia che avrebbero trionfato come lui sulla morte, dicendo che la sua tomba si era aperta ed il dio levato fra i morti. 

Con la Pasqua i Cristiani festeggiano laResurrezione” di Gesù. La Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Si tratta quindi di una festività legata all’equinozio di primavera.

Approfondimento sul mito di Dioniso su: http://mitologiagreca.blogspot.it/2007/07/dioniso-o-bacco.html

Dipinto di Caravaggio rappresentante Dioniso

















Approfondimento sul mito di Osiride su: https://it.wikipedia.org/wiki/Osiride





giovedì 13 ottobre 2016

Step 03- I Codici dei Colori... #00FF7F...

Parliamo oggi dei codici dei Colori...

Ogni colore, come abbiamo già detto, ha dei codici caratteristici che lo contraddistinguono e soprattutto identificano.

In HTML, il linguaggio usato per gli Ipertesti (pagine web), i colori si possono esprimere nei seguenti modi:

- in formato RGB (Red Green Blue);

- in Esadecimale (codice HEX)
- indicandone il nome (solo con Netscape e Internet Explorer).

Il primo si basa sulla combinazione dei tre colori fondamentali Rosso,Verde e Blu per ottenere un qualsiasi colore nella gamma di quelli disponibili. 

Per il Verde Primavera: (0; 255; 127)
Questo è il più flessibile ed è anche il metodo utilizzato da gran parte degli editor per le elaborazioni delle immagini.
A ciascuno di questi tre colori è possiblie assegnare un valore esadecimale (HEX) compreso tra "00" e "FF" (corrispondenti a 0 e 255), combinandoli in modo da ottenere la tonalità desiderata.
Si ottengono in questo modo dei codici di sei cifre che vanno sempre preceduti dal simbolo # e compresi tra apici.

Il codice HEX del Verde Primavera corrisponde a: #00FF7F


La terza possibilità, non compatibile per tutti i browser, permette di indicare direttamente il colore desiderato, usando il nome naturalmente in inglese= SPRINGGREEN.


Gli altri codici principali sono i seguenti:

HEX: Indica, quindi, il sistema numerico esadecimale, il quale è un sistema numerico posizionale in base 16, cioè utilizza 16 simboli invece dei 10 del sistema numerico decimale tradizionale.

CMYK (CyanMagentaYellow, key black) è un modello di colore detto anche di quadricomia o quattricomia.

Nei sistemi di stampa che utilizzano questo modello, mediante una "lastra chiave" (key plate" in inglese) si allineano correttamente le lastre degli altri tre colori (il ciano, il magenta ed il giallo appunto).
Quando sono sovrapposti nelle diverse percentuali, i primi tre possono dare origine quasi a qualunque altro colore.

HSV (Hue Saturation Value: tonalità, saturazione e valore): Dei tre parametri, la tonalità (detta anche tinta) varia partendo convenzionalmente dal rosso primario a 0°, passando per il verde primario a 120° e il blu primario a 240°, e quindi tornando al rosso a 360°;
per saturazione (detta anche purezza) si intende l'intensità e la purezza della singola tonalità; 
mentre la luminosità (detta anche brillantezza) è un'indicazione della sua brillantezza.

Nei diversi cataloghi, invece, il colore è rappresentato nei modi seguenti:




Possiamo effettuare le conversioni nei diversi codici e cataloghi con l'aiuto del sito:http://rgb.to/color/19064/verde-primavera.


mercoledì 12 ottobre 2016

Step 02- PAROLE E COLORI: L'arcobaleno delle lingue del mondo...

Occupiamoci dell'aspetto "linguistico" di questo colore...

Come già anticipato nel post precedente, la denominazione cromatica <<Verde Primavera>> di questo colore risale all'anno 1766 e proviene dalla "tradizione iconolinguistica" dei Paesi anglosassoni (da "Spring Green") che, attraverso i cataloghi di vernici e prodotti, hanno "esportato" questo termine, tradotto poi letteralmente nelle altre lingue come "Verde Primavera", ovvero il verde associato alla stagione primaverile.

Vediamo il colore nelle diverse lingue del mondo, partendo dall'origine...
PRIMAVERA... dal Latino  "Primus" (inizio) e "Ver", che a sua volta deriva dalla radice sanscrita (indoeuropea) "Vas" che significa "Splendere, Illuminare".
"Primavera" è quindi "Inizio"... Inizio di Splendore.
VERDE, anch'esso dal Latino, da "Virĭdis", appartenente al gruppo del verbo "virere" che significa appunto "essere verde".

Nelle altre lingue del mondo "VERDE PRIMAVERA" diventa:



  • INGLESE = Spring Green
  • FRANCESE = Vert Printemps
  • TEDESCO = Frühlingsgrün
  • GRECO = πράσινο άνοιξη
  • SPAGNOLO = Verde de la Primavera
  • PORTOGHESE = Verde do primavera
  • AFRIKAANS = Lentegroen
  • ARABO = الربيع الأخضر    (alrbye al'akhdar)
  • CINESE TRADIZIONALE = 春綠    (Chūn lǜ)
  • COREANO = 봄 녹색  (bom nogsaeg)
  • EBRAICO = ירוק-אביבי
  • GIAPPONESE = 春の緑   (Haru no midori)
  • RUSSO = весной зеленый   (vesnoy zelenyy)
  • IRLANDESE = green earrach
  • POLACCO = wiosenna zieleń
  • RUMENO = verde de primăvară
  • MALTESE = aħdar rebbiegħa
  • SVEDESE = vårgrön



Step 01- Definizione e Origine del Verde Primavera

Qui inizia il mio lavoro di approfondimento sul colore "Verde Primavera".

Il Verde, uno dei Colori Primari insieme al rosso, giallo e blu, ha nel "Mondo delle Cose" tante diverse sfumature o tonalità.
Secondo la "Teoria dei Colori" (di Goethe), una Tonalità o Tinta è un colore puro, un colore caratteristico per quella lunghezza d'onda dello spettro visibile della luce.
La lunghezza d'onda del Verde, ad esempio, è compresa tra 490 e 570 nanometri.

Per ogni sfumatura, pertanto, sono attribuiti nome, codici e valori diversi.

Per quanto riguarda il color VERDE PRIMAVERA, esso è definito un "colore web" e il primo utilizzo di tale nome per questa tonalità di verde risale al 1766.

Possiamo osservarlo, anticipando i vari codici che vedremo nello specifico più avanti, nella tabella descrittiva sottostante.


Questo colore, inoltre, presenta anche diverse tonalità poco più scure o poco più chiare con le denominazioni di "Verde Primavera Scuro", "Verde Primavera Medio", "Verde Menta", "Verde Caraibi", ecc...
Vediamoli tutti a confronto in questa tabella proposta dalla pagina https://it.wikipedia.org/wiki/Verde_primavera.











"VERDE PRIMAVERA" è, per l'appunto, il nome collettivo di vari colori verde o verdastro. 
La sua definizione come colore è un po' ambigua e vaga, in quanto deriva dalla stagione climatica della Primavera con le sue tante sfumature, e non c'è un consenso su un colore standard.

A livello di "colori web", invece, è oggi denominato tale un colore verde ciano saturo, che nella programmazione è possibile identificare attraverso il suo valore esadecimale.

Si può chiamare Verde Primavera, però, anche un altro colore che ha origine nella lingua inglese come "Primrose Green", ovvero "Primula Verde", il quale è un giallo verdolino pallido.
"Primula Verde"

In questo caso il termine "Primavera" non allude alla stagione primaverile, bensì a una pianta, la Primula, conosciuta anche sotto il nome di Primavera, appunto.