Il Verde Primavera, e più in generale il Verde, è il colore della Natura brulicante di crescita e piena di profumi.
Sono particolarmente contenta di dovermi occupare di questo colore, perchè, oltre ad essere il mio preferito, è quello che mi appartiene e rappresenta di più.
"Chiusa questa parentesi", parliamo del colore: è generalmente considerato un colore che infonde Sicurezza e richiama immagini di prati o boschi freschi nella calda Estate e Primavera.
Immagine tratta da una scena della fiaba di "Hansel e Gretel" |
Esotericamente, il Verde è il colore degli spiriti dell'acqua, delle ninfe dei boschi, dei folletti, ecc... un valore simbolico accostato agli antichi culti della natura che ha portato a rappresentare la Forza capricciosa e briosa che si mette volentieri in contrasto con le autorità.
Forse il modo migliore di pensare al verde, però, è considerarlo uno dei simboli esoterici di Madre Natura, una Figura Mitica che sopravvive nel pensiero moderno come vestigia dei tempi in cui la vita era un miracolo da venerare.
Nelle diverse civilità, l'insieme dei colori ha sempre avuto un'attrazione particolare, visto come un fenomeno legato al possesso di poteri magici.
Ad esempio, l'arcobaleno rappresentava il ponte che legava la sfera spirituale del mondo e quella materiale.
Esempio lampante ne è la Genesi, dove l'arcobaleno costituisce l'emblema del patto tra Dio e gli uomini stabilito alla fine del Diluvio, e la Dea Iris, dea appunto dell'arcobaleno.
Iris, la divina messaggera, era la figlia di una divinità marina e una ninfa oceanina.
Era una giovane dai piedi veloci come il vento e suo compito era portare gli ordini celesti (in particolare di Zeus ed Era) agli altri dei o agli uomini; scendeva sulla terra per portare i suoi messaggi camminando su un arcobaleno che tracciava il suo percorso.
Iris, chiamata anche Iride, era una bella e giovane donna, vestita di abiti dai brillanti colori, con un'aureola dei colori dell'arcobaleno.
(approfondimento interessante su Iris sulla pagina http://iris-dea-dellarcobaleno-e-messaggera-degli-dei/)
Per quanto riguarda il Verde nell'antichità, possiamo dire che è il colore del mare, liquido creatore, attraverso la luce, di tutte le forme di vita vegetale.
E' simbolo di punto di incontro, di equilibrio tra la luce (giallo) e l'oscurità (blu).
L'albero verdeggiante infatti è da sempre simbolo di vita e fertilità, posto dall'immaginario e cultura delle civiltà antiche al centro di un giardino (Eden), simbolo della conoscenza del bene e del male (albero biblico), produttore di frutti dell'immortalità (albero mesopotamico), esempio supremo della solidarietà tra l'uomo e la natura (Creta), a manifestazione del 'culto dell'albero'.
Esso infatti rimane emblema di prosperità, continuità, promessa di risurrezione, e le divinità che incarnano queste virtù sono in parte o totalmente di color verde (Osiride per gli Egizi, Cerere per i Romani).
Il verde, inoltre, diventa simbolo di Risurrezione; la rigenerazione perpetua ed infinita della vegetazione durante tutto l'anno, attraverso il passare delle stagioni, è di per sé una promessa di risurrezione; spesso essa viene integrata e concretizzata nel mito sulla vegetazione dove le piante sempreverdi sono simbolo di vita eterna (lauro, cipresso); esempi di miti: Dumuzi (Sumeri), Tammuz (Babilonesi), Osiride (Egizi), Attis e Dionisio (Greci).
E per di più, diventa simbolo magico di Salute, come accade anche nelle fiabe.Possiamo infatti notare che a proposito di miti riguardanti gli alberi, per ogni civiltà ce n'è uno in cui vi sono delle piante con poteri magici (guarigione, eterna giovinezza, poteri,..) che si trovano in luoghi misteriosi o irraggiungibili, lontano dalla realtà e protetti da insidie e forze malvagie; coloro che tentano di avvicinarvisi e di impossessarsi dei frutti/fiori carichi di potere vengono immancabilmente puniti con la morte o con atroci sofferenze (es. Adamo ed Eva).
Il verde si trova anche nei talismani che cercano di portare in sé le proprietà suddette, nelle pietre, nel trucco del viso, negli abiti da festa, nell'arte orafa dei gioielli (in Egitto) come segno di sanità, portafortuna e dagli effetti magici.
Tornando al nostro colore, tanti sono i miti legati alla PRIMAVERA: uno molto conosciuto, seppur in diverse versioni, è il mito frigio di Attis e Cibele, il quale mostra bene l'idea di sacrificio e successiva rinascita.
Mito di Attis e Cibele |
Dal suo sangue nacquero viole mammole e gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde.
Questo mito è stato ripreso dai Romani, che il 22 marzo commemoravano i Tristia, durante i quali celebravano la passione e la morte di Attis. I sacerdoti, in quel giorno, tagliavano un pino e lo portavano al tempo di Cibele, fasciandolo con bende di lana e ornandolo di ghirlande di violette per ricordare il sangue di Attis sparso sulla terra.
Il 24 marzo, detto Sanguem, i sacerdoti si laceravano spalle e braccia con coltelli e la schiena con fruste nodose, svolgendo una danza durante la quale il primo sacerdote, poteva evirarsi ad imitazione di Attis. Il 25 marzo seguivano gli Hilaria, in cui si celebrava la resurrezione di Attis, il suo ritorno alla Grande Madre. Il sacerdote, toccando con balsamo le labbra degli adoratori piangenti, sussurrava loro la buona novella, ossia che avrebbero trionfato come lui sulla morte, dicendo che la sua tomba si era aperta ed il dio levato fra i morti.
Con la Pasqua i Cristiani festeggiano la“Resurrezione” di Gesù. La Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Si tratta quindi di una festività legata all’equinozio di primavera.
Approfondimento sul mito di Dioniso su: http://mitologiagreca.blogspot.it/2007/07/dioniso-o-bacco.html
Dipinto di Caravaggio rappresentante Dioniso |
Approfondimento sul mito di Osiride su: https://it.wikipedia.org/wiki/Osiride
Nessun commento:
Posta un commento